Una moneta celebra le eccellenze siciliane
Articolo di Omar Gelsomino Foto di Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha presentato la nuova collezione numismatica 2021 composta di 15 monete. Le tematiche rappresentano la nazione intera: oltre alle monete dedicate alle professioni sanitarie impegnate nell’emergenza pandemica, allo sport, alla scienza, alla natura, alla musica con Ennio Morricone, nella serie numismatica “Cultura Enogastronomica Italiana – Sapori d’Italia” c’è una moneta da 5 euro raffigurante due cannoli siciliani e un calice di Passito, in buona compagnia con quella dedicata all’Emilia Romagna, al suo tortellino e al Lambrusco.
La moneta celebra la Sicilia dolce, artigiana, le eccellenze di una terra vocata all’enogastronomia apprezzata nel mondo. Sul fronte sono raffigurati i simboli della nostra isola: due cannoli siciliani decorati con arancia e pistacchio, un bicchiere di Passito in primo piano su una decorazione tipica della ceramica di Caltagirone e una colonna tortile barocca con capitello corinzio ispirata all’interno della Chiesa Madre di Palazzolo Acreide. Nella composizione, ad arco, le scritte “Repubblica Italiana” e “Sicilia”, separate da un’ onda del mare stilizzata; in basso, a destra, il nome dell’autore “Colaneri”.
Sul rovescio, invece, altri elementi rappresentativi della nostra isola: Tempio della Concordia della Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro Antico di Taormina stilizzato, un ramo di mandorlo, un’onda del mare e la Triscele, testa femminile con tre gambe piegate, chiamata anche Trinacria, simbolo della Sicilia e parte integrante della bandiera siciliana. In alto, a giro, la scritta “Sapori d’Italia” e il valore “5 Euro”; a sinistra, “R”, identificativo della Zecca di Roma; in basso, anno di emissione “2021”.
Una moneta che non fa altro che risaltare le eccellenze della tradizione, della pasticceria e dell’ enogastronomia siciliana, con i suoi prodotti simbolo della cultura e della nostra storia. «Alla Zecca dello Stato va l’apprezzamento mio personale e del governo della Regione per aver voluto celebrare la Sicilia attraverso i simboli di eccellenza della nostra tradizione e cultura millenaria – ha commentato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -. Questo periodo di pandemia ha messo a dura prova due settori produttivi, come quello dell’enogastronomia e del turismo, strategici per l’economia dell’isola. Ma riconoscimenti come questo devono spronarci a fare ancora di più e meglio affinché, passato l’incubo del Covid, la Sicilia possa tornare a essere protagonista, ritagliandosi un ruolo di primo piano al centro del Mediterraneo».
Il cannolo è già menzionato da Cicerone durante un suo viaggio in Sicilia perché ne fu conquistato dal gusto, tanto da descriverlo come un “Tubus farinarius dulcissimo edulio ex lacte fartus”, ovvero un tubo di farina ripieno di morbida crema di latte. Il Passito è un vino liquoroso ottenuto da uve Zibibbo (che deriva dalla parola araba zabīb che significa “uva secca”) sottoposte a disidratazione, quello più conosciuto è il Passito di Pantelleria che nel 1971 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata. La ceramica di Caltagirone rinomata in tutto il mondo viene immortalata per la prima volta immortalata su una moneta ufficiale della Repubblica Italiana, così come il Tempio della Concordia della Valle dei Templi di Agrigento. Per non parlare dell’importante testimonianza barocca custodita all’interno di una chiesa di Palazzo Acreide, tra le città tardo barocche del Val di Noto inserite dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità nel 2002. Una nuova opportunità per la promozione dell’isola e delle sue tradizioni non solo enogastronomiche. Un’occasione per rilanciare ancora una volta le bellezze della Sicilia, far scoprire il suo infinito patrimonio artistico, storico e culturale come richiamo turistico trasformandolo in fattore di crescita e sviluppo.