La Pasta Reale di Tortorici
di Samuel Tasca
Molti dei dolci che troviamo nella nostra Sicilia sono spesso ambasciatori di luoghi, portatori intramontabili di saperi e tradizioni che s’intrecciano nelle peculiarità e nella storia delle singole località esaltandone i loro prodotti tipici.
È questo il caso della Pasta Reale di Tortorici, un biscotto marroncino, granuloso e croccante dalla forma irregolare che presenta normalmente un rigonfiamento al centro. È questo dolce il custode di un antico sapere monacale che appartiene solo ed esclusivamente a questa città situata all’interno del Parco dei Nebrodi, nell’area metropolitana di Messina. Se vi state chiedendo il motivo di questa specificità, vi basterà portare al palato un assaggio della Pasta Reale di Tortorici per rendervi subito conto: il dolce, infatti, viene realizzato esclusivamente con le nocciole prodotte all’interno del Parco dei Nebrodi, che ne caratterizzano il sapore e lo differenziano dalle altre paste reali fatte solitamente con le mandorle.
Un dolce che ritrova le sue origini nelle cucine delle monache clarisse, solite prepararlo in occasione dei festeggiamenti del santo patrono, come dono da offrire ai regnanti. Fu però grazie al Regio decreto del 7 luglio 1866, che privava gli ordini ecclesiastici dei loro averi, che questo dolce divenne conosciuto dal grande pubblico. Sfrattate dal loro convento, infatti, le monache vennero accolte nelle dimore delle famiglie nobili del territorio. Per sdebitarsi, le ecclesiastiche misero a disposizione delle famiglie il loro sapere, tra cui la ricetta della Pasta Reale, tramandata poi di generazione in generazione.
Quest’ultima, in realtà, è piuttosto semplice poiché prevede l’utilizzo di soli tre ingredienti: acqua, zucchero e, ovviamente, nocciole. Una volta tostate, le nocciole vengono tritate fino a raggiungere una consistenza che non deve essere troppo fine, ma nemmeno troppo grossolana. Tritate le nocciole, vengono mescolate ad acqua e zucchero, creando dei panetti a forma di pigna che vengono lasciati ad asciugare su una teglia per due o tre giorni. Completato questo processo, i panetti vengono schiacciati e la pasta può essere infornata. Si tratta di un dolce ideale per accompagnare caffè o tisane, perfetto per concedersi un dolce sfizio dopo cena o di prima mattina, facile da conservare grazie all’azione dello zucchero che gli permette di durare per diverse settimane.
Grazie all’azione e all’interesse di alcuni produttori locali, la Pasta Reale di Tortorici ha ricevuto il Presidio Slow Food, a testimonianza del suo profondo legame con il territorio e per l’utilizzo di una tipologia di nocciola che viene prodotta solo all’interno del Parco dei Nebrodi.