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Clara Alonso sarà la madrina della II edizione del Caltagirone Short FilmFest

 Clara Alonso sarà la madrina della II edizione del Caltagirone Short FilmFest, il festival internazionale che promuove e premia le produzioni che raccontano la terra siciliana e le sue tradizioni. 

Volto del cinema e della tv, l’argentina Clara Alonso ha interpretato il ruolo di Angela Saramego nella serie tv dal successo internazionale Violetta. Nel 2015 prende parte alla terza edizione della trasmissione Notti sul ghiaccio (RaiUno) arrivando in finale. Nello stesso anno recita nella serie tv Lontana da me (Raiplay) accanto a Mirko Trovato: una tormentata storia d’amore tra un graffitaro romano e una ballerina argentina dal futuro radioso. Nel 2016 partecipa a Dance Dance Dance (Fox e Foxlife) in coppia con Diego Dominguez, classificandosi al primo posto. Nel 2018 recita nella commedia grottesca Il tuttofare di Valerio Attanasio, accanto a Sergio Castellitto, Guglielmo Poggi ed Elena Sofia Ricci. Il suo ultimo lavoro per la televisione è la serie argentina di genere fantasy Intrecci del passato, giunta alla seconda stagione.

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La II edizione del Caltagirone Short FilmFest si terrà dal 13 al 15 luglio 2023. Tra le sezioni competitive del Festival vi sono il Concorso Cortometraggi internazionali, il Concorso Cortometraggi siciliani e il Concorso Videoclip internazionali.  

 

Il Caltagirone Short FilmFest – ideato da Angela Failla, giornalista, scrittrice e sceneggiatrice – è organizzato dal Comune di Caltagirone ed è dal medesimo patrocinato insieme alla Regione Sicilia. Le giornate del festival si terranno in alcuni degli spazi più suggestivi del centro storico di Caltagirone, luogo insignito del titolo di Patrimonio Culturale dell’UNESCO nel 2002. 

 

Il Festival, che sin dalla sua nascita si prefigge lo scopo di promuovere, stimolare e sostenere la cultura cinematografica e dell’audiovisivo, rivolge una particolare attenzione al cinema più giovane e innovativo. La direzione artistica della kermesse è affidata ad Angela Failla e alla producer, attrice e cantante Eva Basteiro-Bertolí.

 

Fino al 25 giugno 2023 è aperto il bando di concorso sulla piattaforma Filmfreeway: https://filmfreeway.com/CaltagironeShortFilmFest

 

Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Caltagirone Short FilmFest.

 

CALTAGIRONE SHORT FILM FEST

Caltagirone Short FilmFest annuncia le date della II edizione 

Caltagirone (CT), 15 maggio 2023 – Caltagirone Short FilmFest, il festival internazionale che promuove e premia le produzioni che raccontano la terra siciliana, annuncia le date della II edizione che si terrà dal 13 al 15 luglio 2023. Si preannunciano tre giornate e altrettante serate ricche di eventi, proiezioni e incontri che si terranno in alcuni degli spazi più suggestivi del centro storico di Caltagirone, luogo insignito del titolo di Patrimonio Culturale dell’UNESCO nel 2022. 

Fino al 25 giugno 2023 è aperto il bando di concorso sulla piattaforma Filmfreeway: https://filmfreeway.com/CaltagironeShortFilmFest

CALTAGIRONE SHORT FILM FEST

Tra le sezioni competitive del Festival vi sono il Concorso Cortometraggi internazionali, il Concorso Cortometraggi siciliani e il Concorso Videoclip internazionali.

La giuria, composta da esperti del settore cinematografico, sarà nominata dalla Direzione del Festival e annunciata nelle prossime settimane. Tra i premi che verranno assegnati vi sono quello al Miglior cortometraggio internazionale, Miglior cortometraggio siciliano e Miglior regia.

 

Il Caltagirone Short FilmFest – ideato da Angela Failla, giornalista, scrittrice e sceneggiatrice – è organizzato dal Comune di Caltagirone ed è dal medesimo patrocinato insieme alla Regione Sicilia

CALTAGIRONE SHORT FILM FEST

Il Festival, che sin dalla sua nascita si prefigge lo scopo di promuovere, stimolare e sostenere la cultura cinematografica e dell’audiovisivo, rivolge una particolare attenzione al cinema più giovane e innovativo. Questa seconda edizione ruota intorno al tema delle relazioni d’amore e del dialogo nella vita di coppia in tutte le stagioni della vita. La direzione artistica della kermesse è affidata ad Angela Failla e alla producer, attrice e cantante Eva Basteiro-Bertolí.

 

Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Caltagirone Short FilmFest.

Il Barocco siciliano: Patrimonio Unesco per la sua unicità

Articolo e foto di Rosamaria Castrovinci

Il Barocco è stato un movimento estetico, ideologico e culturale sorto dall’affermazione delle idee legate alla Controriforma cattolica. Nell’arte questo movimento è stato caratterizzato da una forte esuberanza teatrale rappresentata attraverso i più disparati elementi espressivi e stilistici quali i giochi di luce, l’amplificazione, la torsione, l’ampio utilizzo di decorazioni floreali, ecc.

Il movimento culturale, così come lo stile artistico, si è sviluppato in Italia e in Europa, arricchendosi man mano di nuovi elementi. Dunque perché si parla poi di Barocco “siciliano”? Cosa lo caratterizza e lo rende diverso da quello del resto d’Europa?

Lo studio delle caratteristiche del Barocco Siciliano si deve a Anthony Blunt che nel suo testo “Barocco siciliano”, del 1968, ne identificò tre fasi di sviluppo:

  • la prima avvenne intorno al 1600, periodo in cui lo stile Barocco fu introdotto in Sicilia con la costruzione (iniziata nel 1609 e conclusa nel 1620) del complesso dei Quattro Canti a Palermo ad opera degli architetti Giulio Lasso e Mariano Smiriglio. La piazza all’interno dei Quattro Canti, all’incrocio delle due strade principali di Palermo (via Maqueda e corso Vittorio Emanuele), è nota anche con il nome di Piazza (o Teatro) del Sole perché l’ esposizione architettonica dei palazzi fa sì che almeno una facciata sia sempre illuminata dal sole, e questo avviene durante tutto l’anno. Anche questa caratteristica si può ricondurre allo stile Barocco, nel quale rivestiva grande importanza il gioco di luci. Anche a Messina furono realizzate delle importanti costruzioni in stile Barocco che però sono andate distrutte dal terremoto del 1908;

 

  • la seconda fase, secondo Blunt, si avrebbe a partire dal 1693, anno in cui il terremoto del Val di Noto distrusse più di 45 centri abitati nella Sicilia Orientale. Tra questi Noto fu completamente rasa al suolo, mentre Siracusa e Catania furono danneggiate in modo molto grave. La ricostruzione delle città, avvenuta in questo periodo, diede ampio spazio all’architettura barocca, che in questa seconda fase si caratterizza per una grande esuberanza decorativa. A questo periodo risalgono la realizzazione della chiesa di San Giorgio a Ragusa, ricostruita sulle rovine della chiesa di San Nicola, ad opera di Rosario Gagliardi e la basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica, sempre ad opera del Gagliardi ma caratterizzata da uno splendido loggiato che venne costruito successivamente e fu progettato da Vincenzo Sinatra;

 

  • arriviamo infine alla terza fase, il cui inizio viene collocato intorno al 1730, periodo in cui finì la corsa alla ricostruzione e con più calma lo stile Barocco iniziò ad intonarsi alla personalità siciliana, compiendo così un’evoluzione unica. Esempi architettonici collocabili in questo periodo sono la Cattedrale di Catania, riedificata a partire dal 1711 su progetto di Girolamo Palazzotto, e la chiesa di San Domenico a Noto.

Il Val di Noto (nome che deriva da “vallo”, area estesa) e le sue città tardo barocche nel 2002 sono state inserite dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità. Le otto città che fanno parte del sito sono: Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli, tutte situate nel Sud Est della Sicilia.

Il sito è diventato Patrimonio Unesco poiché rappresenta una delle massime espressioni al mondo del Tardo Barocco europeo. I sontuosi palazzi, ricostruiti a partire dal 1693, sono caratterizzati da preziosi interni e da straordinarie facciate intarsiate, le trame urbane di tutte le città del Val di Noto sono tessute secondo un unico stile, rendendo questa zona unica ma allo stesso tempo diversificata da una città all’altra per l’utilizzo dei diversi materiali (quelli caratteristici di ciascuna zona) usati per la costruzione: ad esempio a Catania il Barocco è grigio-scuro per l’uso della pietra lavica, mentre a Noto assume il luminoso color miele della pietra locale.

caltagirone short film festival

Caltagirone Short Film Fest: un successo da replicare

di Samuel Tasca,   foto di Giovanni Canfailla e Giacomo Spataro

Il grande cinema è arrivato a Caltagirone, città conosciuta in tutto il mondo per l’arte della sua ceramica, che quest’anno ha ospitato per la prima volta il Caltagirone Short FilmFest, tenutosi dal 16 al 19 luglio nel centro storico della città.

Un grande successo, a detta di tutti, non solo per la qualità dell’organizzazione, ma soprattutto per la portata della manifestazione, ricca di ospiti dal grande talento, nomi di spicco provenienti non solo dal mondo del cinema, ma anche della televisione, del giornalismo e della letteratura.

A ideare e dirigere l’evento, insieme a Eva Basteiro-Bertolí, attrice, produttrice e cantante di origine catalana, è Angela Failla, giornalista e sceneggiatrice calatina. È lei che, al termine delle quattro giornate, ci racconta con orgoglio la sua soddisfazione per il risultato raggiunto:

«Sono felice di aver ideato e diretto una manifestazione che ha avuto un esito incredibile, oltre ogni aspettativa. Quattro giornate piene di ospiti, comici e momenti musicali. Antonia San Juan, Nicole Grimaudo, Piero Messina, Lucia Sardo, Filippo Contri, Beppe Convertini, Michele Cucuzza, Toti e Totino, tanto per citarne alcuni. Non posso che ringraziare tutti gli ospiti che sono intervenuti, il sindaco, per aver creduto subito nel progetto e il pubblico che ha partecipato in massa. La gente ha compreso e apprezzato la bellezza di questo evento e di questo non posso che esserne fiera».

angela failla caltagirone short film festiva

Insieme ai numerosi ospiti e agli artisti che si sono esibiti nelle quattro serate, a celebrare la settima arte coinvolgendo ed emozionando il pubblico presente, sono stati soprattutto i corti e i documentari, oltre ai diversi corti fuori concorso proiettati durante le serate. Tra i premiati ricordiamo Turn off the stars di Margot Cavret premiato come Miglior corto; QuarantacinqueQuindiciVentiquattro di Emma Cecala come Miglior corto di ambientazione siciliana; e La febbre di Gennaro di Daniele Cini premiato come Miglior documentario.

caltagirone short film festiva

Tra i talenti individuali la giuria ha assegnato il premio come Miglior Attore Protagonista in ex aequo a Massimo Dapporto e Augusto Zucchi per Pappo e Bucco; Miglior Attrice Protagonista va a Lunaper il film Peace in a dream di Enrico Capasso; il premio Miglior Regia ad Anais Nativel che ha diretto Join me; e menzione speciale della giuria a Painting by numbers di Radheya Jegatheva.

caltagirone short film festiva

Un evento davvero ricco di talenti e di protagonisti, alcuni dei quali hanno ritirato nell’occasione alcuni riconoscimenti speciali. Tra questi il Premio Città di Caltagirone a Nicole Grimaudo; il Premio Antonio Grasso, intitolato allo storico corrispondente calatino de La Sicilia, consegnato al giornalista Michele Cucuzza; il Premio Human Rights all’attore Luigi Tabita, impegnato nella difesa dei diritti civili e ideatore del Giacinto Festival di Noto. Le emozioni continuano con la consegna del Premio Regia Città di Caltagirone al regista Fabio Cillia per Redemption; il Premio Marino alla miglior sceneggiatura a Fili di memorie di Marco Latina e Sebastiano Pistritta; il Premio Luigi Sturzo all’attrice Lucia Sardo; e il Premio Globus Award – Critica Televisiva e Cinemtografica a La Nebbia di Nanni Palma, commovente cortometraggio incentrato sull’Alzheimer e sulla condizione difficile dei pazienti e dei loro familiari.

caltagirone short film festiva

La serata conclusiva della kermesse ha salutato la città da Piazza del Municipio, ancora una volta prestata a divenire cinema e teatro a cielo aperto, nella quale un bravissimo Salvo La Rosa ha avuto il compito di condurre e di chiudere questa prima edizione.

Il Caltagirone Short FilmFest, patrocinato dal Comune di Caltagirone e dalla Regione Siciliana, si è dunque candidato ad una seconda edizione (e speriamo molte altre), rappresentando un vero e proprio successo da tutti i punti di vista, oltre ad essere stato un perfetto esempio di ripartenza e rilancio culturale dopo le difficoltà e le restrizioni della pandemia.

Caltagirone Short FilmFest: prende il via il 16 luglio

Caltagirone Short FilmFest: prende il via il 16 luglio la kermesse che promuove il cinema e il suo legame con la Sicilia. Tra gli eventi più attesi la consegna del Premio Antonio Grasso al giornalista Michele Cucuzza

 

Si apre sabato 16 luglio la I edizione del Caltagirone Short FilmFest, una kermesse in quattro giornate ricche di eventi, proiezioni e incontri a ingresso libero per dare voce al cinema più giovane e innovativo. La manifestazione si terrà nel centro storico della cittadina siciliana, già Patrimonio Unesco dal 2002, famosa per le sue architetture barocche e per le ceramiche artigianali.

  clizia fornasier e attilio fontana

La serata di apertura, condotta da Beppe Convertini nella suggestiva cornice di Piazza del Municipio, vedrà la proiezione dei cortometraggi fuori concorso tra cui “Destinata Coniugi Lo Giglio” di Nicola Prosatore e “Mai insieme a te” di Giulia Galati; vi sarà la presentazione della manifestazione nazionale “Verga 100” – promossa dalla cittadina di Vizzini (CT) e curata dal regista Lorenzo Muscoso – per il Centenario di Giovanni Verga, autore che ha ritratto in forma autentica la Sicilia di fine ‘800. Nella serata di apertura saliranno sul palco ospiti illustri tra cui il regista Daniele Ciprì, Presidente di Giuria, gli attori Filippo Contri e Alessandro Mario, gli artisti Clizia Fornasier e Attilio Fontana che eseguiranno un medley musicale accompagnati dal M° Paolo Li Rosi.

 

Il festival, che dal 16 al 19 luglio si svolgerà anche negli spazi di Casa Verus, della Corte Capitaniale e del palazzo del Municipio, promuove e premia cortometraggi e documentari con un occhio particolare a quelle produzioni che narrano i caratteri e le emozioni della terra e della cultura siciliana. Tra gli eventi più attesi vi è anche la consegna del Premio Antonio Grasso – intitolato all’indimenticato corrispondente del giornale La Sicilia per il calatino per oltre 50 anni – al giornalista e conduttore catanese Michele Cucuzza (17 luglio) da quest’anno volto amatissimo del TG Sicilia.

michele cucuzza

Tra le sezioni competitive del Festival vi sono il Concorso Cortometraggi italiani e stranieri, il Concorso Documentari italiani e stranieri e il Concorso Cortometraggi di ambientazione o regia siciliana. I migliori corti presentati al Caltagirone Short FilmFest verranno messi in circuito sulla piattaforma streaming WeShort, nata proprio per dare spazio ad un selezionato catalogo di film brevi nazionali e internazionali.

 

Il Caltagirone Short FilmFest – ideato da Angela Failla, giornalista, scrittrice e sceneggiatrice – è organizzato dal Comune di Caltagirone ed è dal medesimo patrocinato insieme alla Regione Sicilia

 

La direzione artistica della kermesse è affidata ad Angela Failla ed Eva Basteiro-Bertolí, attrice, produttrice e cantante di origine catalana.

 

Il programma del festival è consultabile sul sito ufficiale del Caltagirone Short FilmFest

 

Caltagirone Short FilmFest: tra gli appuntamenti più attesi la consegna a Nicole Grimaudo del Premio Città di Caltagirone

È atteso dal 16 al 19 luglio 2022 il Caltagirone Short FilmFest, il festival internazionale per cortometraggi e documentari che, alla sua prima edizione, promuove e sostiene la cultura cinematografica e dell’audiovisivo con particolare attenzione a quelle opere che raccontano la terra siciliana. 

 

Il festival ospiterà l’anteprima italiana del corto “El quinto vagón” di Antonia San Juan, regista, sceneggiatrice e attrice, già protagonista del film di Pedro Almodóvar “Tutto su mia madre” e candidata ai premi Goya e CINESPAS. 

 

Tra gli appuntamenti più attesi vi è la consegna del Premio Città di Caltagirone a Nicole Grimaudo, attrice siciliana e ambasciatrice dell’isola nel panorama cinematografico internazionale. Il Premio Città di Caltagirone è un riconoscimento che viene assegnato a quegli artisti di origine siciliana che hanno saputo, nel loro percorso umano e professionale, diffondere e promuovere i valori della propria terra.

Caltagirone Short Filmfest

Il festival, con le sue direttrici Angela Failla ed Eva Basteiro-Bertolí, inaugura le sezioni competitive Cortometraggi italiani e stranieri, Documentari italiani e stranieri e Cortometraggi di ambientazione o regia siciliana, quest’ultima destinata a a sottolineare il prezioso legame tra l’isola e la settima arte. Questa prima edizione, che ruota intorno al concetto di bellezza del territorio, dei luoghi e delle tradizioni siciliane, prevede quattro giornate ricche di eventi, proiezioni e incontri che si terranno nel centro storico di Caltagirone, sito riconosciuto Patrimonio Culturale dell’UNESCO nel 2002.

 

Il Caltagirone Short FilmFest è organizzato dal Comune di Caltagirone ed è dal medesimo patrocinato insieme alla Regione Sicilia; l’evento è realizzato con il supporto di Amaro Siciliano e di Volcano Gin.

 

Le opere possono essere iscritte fino al 20 giugno al bando di concorso attraverso la piattaforma Filmfreeway: https://filmfreeway.com/CaltagironeShortFilmFestival  

 

Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Caltagirone Short FilmFest.

 

spot amaro averna

Tre, due, uno… azione! La Sicilia come location di indimenticabili spot televisivi

di Federica Gorgone  Foto di Federica Gorgone e Laura Distefano

La Sicilia è un’isola che, grazie ai suoi meravigliosi paesaggi, si presta facilmente ad essere una location d’eccezione per film e pubblicità. I panorami mozzafiato di questa terra hanno così negli anni attratto molti registi che hanno reso l’isola protagonista di grandi successi. Ma quali sono gli spot televisivi che hanno avuto la nostra terra come set a “cielo aperto”? Mettetevi comodi e ricordiamoli insieme.

Una location che occupa un buon posto sul podio, perché tra le più scelte, è senza alcun dubbio Castellammare del Golfo. La cittadina, in provincia di Trapani, è stata protagonista, infatti, di diversi spot negli ultimi anni. Tra questi ricordiamo nel 2011 quello dell’Amaro Montenegro ormai conosciuto in tutto il mondo. Qui un gruppo di amici che doveva recarsi in città con i propri strumenti musicali rimane in panne con la barca. Lo splendido Golfo di Castellammare in occasione di quella giornata risultava “vestito a festa” e fa da sfondo magico durante tutto l’intero spot.

Altre pubblicità sono legate a questa cittadina. Ricordiamo ad esempio che nel 2010 Aldo, Giovanni e Giacomo girano, in occasione dei mondiali di calcio, la pubblicità della Wind proprio a Scopello, una frazione di Castellammare del Golfo. Ed ancora nel 2013 la Findus vi gira lo spot That’s Amore. Infine nel 2017 è il noto brand Guess che sceglie i faraglioni di Scopello come incredibile set.

fotogramma spot amaro montenegro
castellamare del golfo vista aerea

Proseguendo il nostro viaggio in Sicilia tra le pubblicità ecco che arriviamo alle rovine dei templi del Parco Archeologico di Selinunte, Patrimonio Unesco, che per la campagna #GucciPreFall19 diventa la sede dello spot 2019 di Gucci.

Nel 2020 è la Sicilia intera che diventa patria pubblicitaria dell’Amaro Averna Siciliano. Il liquore prodotto a Caltanissetta si presenta con una nuova etichetta che incarna tutte le diversità dell’isola. Ed allora cosa c’è di meglio che raccontarlo attraverso uno spot che mostra le immagini di diverse location tutte made in Sicily? Ecco che tra queste riconosciamo la splendida Cefalù (Palermo), la famosa Scala di Santa Maria del Monte di Caltagirone (Catania) e il suggestivo Teatro Andromeda di Santo Stefano di Quisquina (Agrigento).

spot amaro averna
testa di moro sulla scala di caltagirone

Da non dimenticare, quando si parla di pubblicità girate in Sicilia, vi sono quelle di Dolce e Gabbana che oltre a vedere l’isola come fonte d’ispirazione per le proprie collezioni la scelgono spesso per le loro campagne pubblicitarie. Nel 2017 ad esempio scelgono Cefalù come location per lo spot del rossetto Miss Sicily, mentre per la campagna D&G Millennials decidono di accostare passanti ed ambulanti del noto mercato del Capo di Palermo alla nuova collezione.

cattedrale di palermo

A proposito di Palermo, è proprio lei a diventare nell’ultimo spot del 2021 della Red Bull la location d’eccellenza in cui si vede sfrecciare la monoposto di Verstappen, pilota olandese della Formula 1, tra le strade. Ciao Palermo: Monza is calling è il titolo della pubblicità. Come dimenticarla? Diffusa nei canali social della Red Bull diventa subito virale e fa in pochissimo tempo il giro del mondo raggiungendo milioni di visualizzazioni. In questa occasione vediamo la macchina del pilota sfrecciare tra le putìe colorate del mercato di Ballarò, di fronte la Cattedrale al rintocco delle campane, ai Quattro Canti e al Foro Italico per poi terminare la sua corsa a Mondello.

fotogramma spot redbull palermo
fotogramma spot redbull palermo

Negli ultimi mesi invece è Siracusa, ad essere stata scelta da noti brand come luogo in cui girare i loro spot. Vedremo presto, infatti, quello della Birra Peroni girato tra Ortigia e Punta del Pero (Siracusa). Infine lo scorso 21 febbraio la San Pellegrino ha scelto gli scorci della città aretusea per promuovere il suo marchio. Ma se ricordate non è la prima volta che il brand sceglie la Sicilia! Infatti nel 2019 la scelta ricadde sulla spettacolare Marzamemi in occasione dello spot in cui si celebravano i 120 anni dell’Acqua San Pellegrino.

 

Locandina spettacolo di beneficienza Uniti per l'Ucraina

UNITI PER L’UCRAINA: spettacolo di beneficienza a Caltagirone

UNITI PER L’UCRAINA” è lo spettacolo teatrale di beneficienza che si svolgerà giorno 25 marzo p.v. alle ore 20:30 presso il teatro Politeama di Caltagirone

 

Alla luce dei drammatici eventi che stanno investendo l’Umanità un gruppo formato da persone legate a vario titolo al mondo del “teatro” si è riunito sotto la guida del direttore artistico Giovanni Canfailla per mettere in scena uno spettacolo teatrale il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficienza a favore dell’Ucraina. 

 

Lo spettacolo sarà realizzato grazie alla disponibilità assolutamente gratuita di due Compagnie teatrali “I Sazi d’amore” con la propria orchestra e “La Scala” entrambe di Caltagirone.  Completamente gratuiti saranno anche l’utilizzo del Teatro Politeama da parte del gestore, Filippo Annaro,  l’assistenza tecnica audio-luci del Service “Audiotech” di Giuseppe e Salvo Di Liberto e la gestione dei video da parte dell’Agenzia “fiico” di Francesco Scelba.

Locandina spettacolo di beneficienza Uniti per l'Ucraina

Il contributo minimo richiesto è di €. 10,00 per ogni spettatore che ci onorerà della propria presenza a supporto di una nobile causa. Ogni gesto fatto con il cuore, anche se piccolo,  acquisisce un grande valore specialmente se mirato alla solidarietà. 

L’ingresso sarà regolato in conformità alle vigenti normative antiCovid e comunque sino ad esaurimento posti pertanto si invita a prenotare i biglietti telefonando ai numeri che troverete nell’allegata locandina.           

 

FOTO COLORI SALONE SPECCHI

I saloni di Palazzo Spadaro Libertini: tra storia e cuore

di Omar Gelsomino   Foto di Saverio Pavone e Giuseppe Strataglio

Bellezza, storia e arte racchiuse in un’antica dimora. Nel cuore del centro storico di Caltagirone poco distante dalla maestosa Scala di Santa Maria del Monte, in via San Bonaventura 22, si trova il prestigioso Palazzo Spadaro Libertini.

Costruito nel 1725 da Barbaro Maggiore Marchese di Santa Barbara, un secolo dopo Michelangelo Libertini di San Marco ne fece la sua fastosa dimora e lo donò in seguito ai figli Gesualdo e Francesca (sposata con il Comm. Salvatore Spadaro di Passanitello), divenendo così Palazzo Spadaro Libertini. L’altra parte dell’edificio entrò nel patrimonio del Conte Michele Gravina. Nel 2001 il palazzo è stato dichiarato bene monumentale di rilevante interesse artistico. Nel 2018 l’avv. Lara Marina Gravina di Belmonte ha acquistato la parte di rappresentanza di Palazzo Spadaro Libertini unitamente ad altre parti e insieme alla madre Gemma, ad un anno dall’acquisto, l’hanno riportata all’antico splendore insieme a preziosi damaschi e tappeti, volte affrescate e altri pregiati arredi che la impreziosiscono.

«Negli anni ‘70 quando i miei genitori, Gemma ed Enrico, in vacanza in Sicilia visitarono i Saloni di Rappresentanza di Palazzo Spadaro, mio padre ne rimase talmente incantato da desiderarlo come seconda residenza, giacché era considerato il più bello di Caltagirone. Mio cugino Alvise me ne ha proposto l’acquisto affinché “rimanesse in famiglia”, si è quindi trattato di un emozionante “passaggio di testimone” che ha riguardato uno scrigno di memorie. La sua rinascita è merito di mia madre Gemma. Con orgoglio, mia madre ed io, abbiamo riportato in vita un bene storico, patrimonio della città, riconosciuto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania come bene monumentale». Quello di Lara Gravina di Belmonte è più di un legame di cuore con la Sicilia, vi sono anche affetti e ricordi.

«Sono convinta che ovunque la vita ti conduca senti che il filo rosso che ti lega alla tua storia, alle tue tradizioni, al tuo luogo d’origine non si è mai spezzato nel corso dei secoli. Da una parte l’origine millenaria del nostro ramo i Gravina Beaumont di Belmonte è legato fortemente alla Sicilia e a Caltagirone, poiché annovera tra i senatori della città, l’avo Enrico Gravina Beaumont. Dall’altra, mio padre con i suoi ricordi di quando insieme ai suoi due fratelli in vacanza con mio nonno rimasero bloccati a Caltagirone nel 1940 per via della guerra per sette anni. Un mese prima di mancare, mio padre manifestò il desiderio di essere sepolto a Caltagirone se fosse morto, rispettando le sue volontà abbiamo riannodato il rapporto ancestrale con Caltagirone».

Un fastoso palazzo dove è possibile ammirare infissi laccati bianchi e laminati in oro, mobili, damaschi e tappeti Aubusson, realizzati in Francia, volte dei saloni arricchite da pitture di Francesco Vaccaro. «Dopo un attento restauro conservativo volto a mantenere intatta la sua bellezza e preziosità abbiamo deciso di aprire il palazzo ai visitatori su prenotazione. Sarebbe stato un vero peccato non farlo in una città scrigno come Caltagirone, entrata a far parte del circuito delle città barocche e del Patrimonio dell’Unesco. Wagner onorò questa dimora con una sua visita e altre personalità di alto profilo, tra cui anche Don Luigi Sturzo. Già nella seconda metà del ‘700 l’Accademia dell’Arcadia vi si riuniva sotto l’egida dei Maggiore di Santa Barbara. Per rispetto di questa “eredità storica” è doveroso che questo palazzo venga conosciuto e apprezzato e che gli eventi che lo vedono protagonista siano degni del suo importante passato. Ci auguriamo che Caltagirone possa raggiungere il gradimento turistico di Noto e ci piacerebbe contribuire diventandone uno dei poli di attrazione, infatti, grazie a tour operator di nicchia siamo diventati ambasciatori di Caltagirone “fuori dalla Sicilia e nel mondo». Una dimora storica meritevole di essere visitata dover poter ammirare bellezza, respirare storia e nutrirsi d’arte.

museo diocesano di caltagirone

Al Museo Diocesano di Caltagirone “Blocco 200 anime sospese”

La mostra fotografica di Arianna Di Romano e dei ragazzi della Casa Circondariale di Caltagirone (CT) – dopo il successo dell’esposizione avvenuta ad Ambelia lo scorso ottobre – è approdata nelle sale argenti e paramenti del Museo diocesano e si protrarrà fino al 27 febbraio 2022.

Essa, intitolata “BLOCCO 200 ANIME SOSPESE”, è il frutto di un progetto d’inclusione sociale che apre una finestra su una realtà del nostro territorio molto spesso oggetto di stigmatizzazione. Trattasi di 36scatti realizzati dalla fotografa Di Romano e dai ragazzi di “Contrada Noce” che immortalano momenti di vita quotidiana delle persone che vivono nella privazione della libertà, ma capaci di oltrepassare grate e cancelli attraverso l’obiettivo della macchina fotografica.

«Raccontare la quotidianità all’interno di una struttura carceraria – afferma Arianna Di Romano – credo abbia a che fare con lo stesso forte desiderio che mi spinge a scegliere di rimanere accanto a coloro di cui si parla poco, o non si parla affatto. Ci si racconta attraverso le immagini diventando ogni volta autori e attori. L’attesa e gli spazi circoscritti rendono il periodo di tempo a disposizione quasi sospeso, così come le Anime che ruotano attorno ad esso».

«La dove non è permesso osservare dall’esterno – ribadisce don Fabio Raimondi, direttore del Museo Diocesano – questa mostra ci permette invece di avere uno sguardo dal punto di vista di chi è obbligato dalla giustizia a vivere dentro le chiusure rappresentate dalle potenti strutture in cemento armato. Un modo per suscitare la riflessione su questa realtà che si pensa lontana, ma che invece è a due passi da noi e merita la nostra attenzione. In un tempo dell’anno tra i più sentiti dalle nostre comunità come il Natale, il nostro cuore dovrebbe fare spazio al Signore che viene, accogliendolo soprattutto in quelle persone che maggiormente vivono situazioni di disagio e fragilità».

L’evento culturale è organizzato dalla Diocesi di Caltagirone in collaborazione con la Casa Circondariale di Caltagirone.

È necessario l’uso della mascherina ed esibire il green pass.