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Sterilizzare il nostro amico a 4 zampe

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A cura di Maria Concetta Manticello

Nel corso degli anni, ogni volta che portavo la mia cagnolina dal medico veterinario per le periodiche visite di routine e le vaccinazioni, il discorso, che puntualmente affrontavo con la dottoressa, era quello dell’opportunità di sterilizzare Gea. Non avevo alcuna intenzione di farla accoppiare e dunque ogni sei mesi, quando andava in calore, stava male. La cagnolina, infatti, in quel periodo, subiva una sorta di abbattimento psicologico, aveva poco appetito e cambiava d’umore, per non parlare delle gravidanze isteriche. Passato il periodo del calore, egoisticamente, vedendola stare bene, accantonavo il problema e prendevo tempo. Nonostante la dottoressa mi dicesse che sterilizzandola diminuivano le possibilità che sviluppasse tutte le malattie collegate ai fattori ormonali, come tumori alle ovaie e all’utero, piometra, cisti ovariche e mammarie, io continuavo a prendere sempre tempo, terrorizzata dalle conseguenze dell’intervento. Fu così che, in un tranquillo pomeriggio di fine autunno, mentre seduta sul divano coccolavo Gea, mi accorsi che le si erano formati due nodulini vicino alle mammelle. A quel punto, ancor più spaventata, contatto immediatamente il medico veterinario, la quale conferma i miei sospetti, sostenendo la necessità di un intervento nel più breve tempo possibile, nonché l’opportunità, data l’età, che oltre ai noduli le siano asportate sia le ovaie che l’utero. Fatti tutti gli accertamenti clinici preoperatori, la cagnolina viene sottoposta all’intervento, eseguito a digiuno e in anestesia generale. Mi sono dovuta ricredere circa le conseguenze e infatti la fase post-operatoria è stata facilmente gestibile: nell’arco delle ventiquattro ore successive ha ripreso a nutrirsi e le funzioni fisiologiche sono tornate alla normalità. L’importante era che l’animale non si leccasse la ferita. Io le ho messo una t-shirt in cotone nei giorni successivi all’operazione. La mia cagnetta si è ripresa in brevissimo tempo e adesso ha un grande appetito, perché ovviamente con la sterilizzazione il suo metabolismo è cambiato, ma con i suggerimenti del veterinario cerco di tenere sotto controllo anche l’aspetto della fame. Adesso lei, come si vede dalla foto, sta bene, è più giocherellona che mai e riempie le mie giornate di gioia. Il consiglio è dunque quello di affidarsi sempre al medico veterinario per il bene dei nostri amati cuccioli.

Noi e loro, compagni per sempre

A cura di Maria Concetta Manticello

Gli atti d’amore dei cani nei confronti di noi amici umani sono innumerevoli, alcuni continuano oltre la nostra vita terrena. Tante sono le storie di cani che hanno aspettato invano che il loro padrone ritornasse.
La storia di Hachiko, il cane giapponese di razza Akita, è entrata nel cuore di tutti grazie al film con Richard Gere. Hachiko tutti i giorni accompagnava il suo amato padrone alla stazione, dove l’uomo prendeva il treno per recarsi al lavoro, al suo ritorno il cane era lì ad aspettarlo. Purtroppo un giorno il suo padrone mentre era al lavoro fu colto da un malore che gli fu fatale e non fece più ritorno alla stazione. Hachi per ben otto anni ha aspettato tutti i giorni che il suo padrone tornasse. Solo la morte lo portò via da lì e in suo onore i giapponesi eressero una statua laddove era solito aspettarlo ritornare dal lavoro.
Un’altra storia molto commovente che sta a testimoniare quanto sia unico l’amore del cane verso il proprio padrone, è quella di Bobby, uno Skye Terrier divenuto famoso ad Edimburgo per la fedeltà al suo padrone scomparso.
Il suo padrone, un guardiano notturno, decise di adottarlo pensando che la presenza di un cane oltre a fargli compagnia gli sarebbe stata anche d’aiuto.
L’uomo ancora giovane contrasse la tubercolosi e morì.
Il cane, che aveva condiviso con lui ogni attimo della sua vita, decise di trasferirsi al cimitero per rimanere accanto al suo padrone.
Gli abitanti della zona non riuscirono in nessun modo a spostare Bobby da quel posto, lui ritornava sempre vicino la tomba del suo padrone.
Il cane morì quattordici anni dopo il suo proprietario e venne sepolto vicino al suo padrone.
Lo scultore William Brodie realizzò una riproduzione a grandezza naturale di questo straordinario cane. Sulla sua lapide c’è scritto, ‘’CHE LA TUA LEALTA’ E DEVOZIONE SIA UN ESEMPIO PER TUTTI NOI’’.
I cani con il loro comportamento ci danno grandi lezioni di vita ogni giorno.
Sono compagni fedeli e affettuosi, capaci di amare in maniera incondizionata, per tutti questi motivi si confermano a pieno titoli i veri amici dell’uomo.

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Non abbandonarlo nemmeno in estate

A cura di Maria Concetta Manticello

L’estate è il momento che tutti attendiamo per risollevarci dalle fatiche di un anno lavorativo, ma ancora una volta, a stagione conclusa e dati alla mano, nella nostra Isola sono numerosi i casi registrati di abbandoni e di maltrattamento agli animali. Purtroppo è un fenomeno che non si ferma. L’estate rimane il periodo più crudele dell’anno per i nostri amici domestici. Per molti di loro è l’inizio di un calvario, da cui molto probabilmente non ne usciranno più, perché un animale abituato alle cure domestiche, difficilmente potrà adattarsi alla vita in strada. Nella maggior parte dei casi moriranno o per mancanza di cibo oppure aggrediti da randagi. Quest’anno a fine luglio, nella località balneare dove trascorro le vacanze, vedevo girovagare senza meta un cagnolino di piccola taglia, con il collarino e ben tenuto, passavano i giorni e l’animale continuava a cercare chi senza cuore l’aveva abbandonato. Intanto agosto era arrivato e con esso anche tanti turisti e quindi tante macchine, per paura che venisse investito, ho segnalato il caso agli operatori dell’ENPA (Ente Nazionale Prevenzione Animali), i quali premurosamente sono intervenuti mettendo in sicurezza l’animale, portandolo in un canile. Fortunatamente negli ultimi anni sono diminuiti sensibilmente, rispetto al passato, gli amici a quattro zampe finiti nei canili grazie alle campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono, l’obbligo di dotarli di microchip e le sanzioni stabilite dal codice penale per chi li abbandona, tutte misure che hanno dato i loro risultati. Di contro, sta crescendo in maniera esponenziale il numero di altri animali abbandonati come: gatti, tartarughe, criceti, cincillà e topi cavia, ecc. privi di tutela e di regolamenti. Abbandonarli è crudele, è segno di grande inciviltà, comporta un costo sociale non indifferente e costituisce un rischio per tutti, migliaia sono gli incidenti stradali causati da animali che vengono lasciati sul ciglio della strada. Rispetto al passato molti obiettivi, come paese, sono stati raggiunti, ma non bisogna abbassare l’attenzione, perché il fenomeno rappresenta un grande problema, che deve essere affrontato in maniera seria e responsabile dagli organi competenti.

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Hematuria Detection, da oggi è possibile monitorare a casa la salute del proprio gatto

A cura di Maria Concetta Manticello

Sapevi che le tracce di sangue nelle urine di un gatto possono essere indicative di molte malattie? Royal Canin, azienda leader nella nutrizione di alta gamma per cani e gatti, lancia Hematuria Detection tecnologia Bluecare©: è un prodotto semplice, efficace e sicuro da usare in ambiente domestico, su indicazione del veterinario, per la rilevazione della presenza di sangue nelle urine del gatto, rendendo più semplice la tutela della salute dell’animale. Per questo motivo, tutti i proprietari di gatti dovrebbero attivarsi in prima persona per assicurarsi che il proprio animale goda di buona salute. Hematuria Detection tecnologia Blucare, risponde alle necessità dei proprietari dei gatti di monitorare in maniera semplice, chiara e veloce la salute dell’animale, senza nessuno stress per il pet, sia per identificare tempestivamente problemi alle vie urinarie che per prevenire future recidive, offrendo una nuova opportunità di miglioramento nella cura e nel benessere dei felini. Composto da granuli per la lettiera con reagente incorporato, Hematuria Detection tecnologia Blucare, in pochi secondi presenta risultati chiari e visibili, fino a 48 ore, se una volta inseriti nella lettiera i granuli, a contatto con l’urina del gatto, da bianchi diventano blu, il test risulta positivo perché rileva la presenza di sangue.

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Attenzione ai cibi pericolosi per i nostri cani

A cura di Maria Concetta Manticello

In passato il cane si cibava di carne cruda appena cacciata, oggi i cani in qualità di animali domestici, fanno parte della nostra famiglia e non sono più considerati alla stregua dei lupi. Pertanto bisogna loro preparare dei cibi che contengano proprietà nutritive bilanciate e adeguate per garantirgli la salute e la longevità. Se decidiamo di cucinare per i nostri amici pelosi, dobbiamo sapere che alcuni alimenti non devono assolutamente essere inseriti nella loro dieta. In ogni caso per un’alimentazione corretta e adatta alla razza del cane, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico veterinario, oppure affidarsi ai cibi preconfezionati di buona marca che contengono tutti gli elementi nutrienti di cui hanno bisogno. I cani non hanno lo stesso stomaco dell’uomo, ragion per cui alcuni alimenti sono severamente vietati, anche se loro li mangerebbero volentieri. I cibi e le sostanze pericolose per i nostri cani sono: cioccolato, noci, dolci, caramelle e gelati, cipolle, cavoli e aglio, sale, pomodori, foglie e germogli di patate, noce moscata, lievito, uva e uva sultanina, semi e noccioli, cibi grassi, alcol, caffè, tabacco, uova crude, ossa soprattutto quelle di pollo o di coniglio (si spezzano e possono conficcarsi in gola, possono bucare lo stomaco e gli intestini), cibo per gatti, pesce e pollo crudo. E per finire una cosa che ASSOLUTAMENTE non si deve fare, è quella di dare il cibo che avanza dalle nostre tavole, perché il 90 per cento delle volte contengono sostanze che per loro sono altamente tossiche.

Domenica 17 febbraio si celebra la giornata nazionale di sua Maestà: il Gatto

Bianca Pet a cura di Maria Concetta Manticello

L’Italia è un paese che ama molto gli animali domestici, agli italiani piace condividere la vita con un pet. Nelle nostre case vivono quasi: 30 milioni di pesci; 13 milioni di uccellini; 1,8 milioni di piccoli mammiferi, conigli, furetti e roditori; 1,3 milioni di rettili, tartarughe, serpenti e iguane; 7 milioni di cani e ben 7,5 milioni di gatti. Naturalmente i gatti e i cani, riconosciuti da molti stati esseri senzienti, ricoprono a pieno titolo il ruolo di veri amici dell’uomo. Anche se il rapporto che si stabilisce tra il gatto e l’essere umano è diverso da quello che si può stabilire con un cane.

I felini domestici dimostrano l’affetto a modo loro, forse perché il loro comportamento non sempre viene capito, così sul piccolo felino continuano a girare dicerie e luoghi comuni che non hanno nessun fondamento scientifico, ad esempio: si affeziona alla casa e non al padrone; è opportunista; non si fa mai male perché casca sempre in piedi; non obbedisce, quindi, non è intelligente e qualche volta, specialmente se è nero, porta pure sventura. A chi non è mai capitato di sentire parlare in questo modo dei gatti!

In realtà il gatto è dolce ma riservato, intelligente ma non obbediente, autonomo ma bisognoso di cure e affetto, ama la casa ma anche stare fuori, domestico ma anche selvatico. È dal 1990 che in Italia si celebra la loro festa, il 17 Febbraio. Mentre la Giornata Internazionale del Gatto, indetta nel 2002 dall’International Fund for Animal Welfare, si celebra l’8 Agosto. In Italia la giornalista gattofila Claudia Anceletti propose un referendum tra i lettori di una rivista specializzata per stabilire un giorno da dedicare a questi felini. La proposta vincitrice ha evidenziato e messo il punto su molteplici significati:

1) Febbraio è il mese del segno zodiacale dell’acquario e i nati sotto questo segno sono spiriti liberi e anticonformisti, proprio come i gatti, che non amano sentirsi oppressi da molte regole.

2) Tra i detti popolari febbraio viene definito “il mese dei gatti e delle streghe”.

3) Il numero 17, nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa sorte che, in tempi passati è stata riservata al povero gatto.

In realtà, se il gatto è amato e ben trattato sin da piccolo, si affeziona tantissimo al suo proprietario e affronta con lui anche viaggi e traslochi. Io ho beneficiato per molti anni della compagnia di una bellissima gattina persiana, di colore bianco, si chiamava Pallina e aveva degli splendidi occhi gialli. Pallina trascorreva con me interi pomeriggi acciambellata sullo scrittoio mentre studiavo, solo guardarla e accarezzarla mi trasmetteva tanta serenità e grazie alla sua piacevole conoscenza posso senz’altro dire che ho ricevuto tanto affetto, ma tanto tanto…  Ricordi bellissimi custoditi per sempre nel mio cuore.

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É di nuovo Natale, che meraviglia avere un cane!

Bianca Pet a cura di Maria Concetta Manticello

Le vacanze estive sono ormai un nostalgico ricordo e tra una cosa e l’altra eccoci a festeggiare un nuovo Natale. Ormai ci siamo, scatta la ricerca dei regali più curiosi, ci si prepara a organizzare pranzi e cene, per trascorrere ore felici insieme alle nostre famiglie. Anche quest’anno molti italiani hanno pensato di regalare o adottare un cagnolino, una bellissima idea, che però comporta responsabilità e consapevolezza. Prendersi cura di un animale domestico vuol dire prestare costante attenzione alle sue necessità.
Un cane deve essere amato, curato e accudito dal suo ingresso in famiglia fino all’ultimo dei suoi giorni.
Nella mia famiglia, dieci anni fa, a farci compagnia è arrivata Gea, una dolcissima barboncina, che è la nostra gioia, non potremmo più fare a meno di lei, un membro a pieno titolo del nostro nucleo familiare. Grazie a lei, posso dire: che meraviglia avere un cane.
La relazione con un cane è speciale, unica e disinteressata, favorisce il buon umore e aiuta senza sforzo a fare attività fisica, camminare insieme con lui, contribuirà a consolidare il vostro legame. Inoltre il nostro amico può essere un rimedio contro la solitudine e lo stress, perché ci aiuta a intrattenere rapporti sociali. Ci regala benessere e relax a costo zero. Quanto è bello addormentarsi vicini sul divano facendoci avvolgere dalla sua serenità. Oppure quando si gira per essere rassicurato che sei lì con lui, quando ti segue ovunque vai, quando stai per uscire e vuol venire anche lui, quando viene da te per farsi confortare o quando si mette a pancia in su, perché ha voglia di essere accarezzato. E non parliamo dell’accoglienza gioiosa che ci riserva quando ritorniamo a casa, anche se è rimasto da solo per pochissimo tempo. I cani sono creature fantastiche, che ci rallegrano la vita con il loro amore e la loro tenerezza. Se tratterai il cane come si deve, sarai inondato da amore, amicizia e lealtà. Per tutto quello che ci regalano e per il poco che chiedono, per farli vivere in buona salute il più a lungo possibile, diamo solo cibo adatto a loro. Io seguendo i consigli della veterinaria, utilizzo da sempre prodotti Royal Canin.

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Bianca Pet; Regalare un cucciolo per le feste

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Articolo di Maria Concetta Monticello

Quello che bisogna sapere prima di regalare un cucciolo. Regalare un cucciolo per le feste, sia che decidiate di farlo a vostro figlio, ai vostri genitori o ad un amico, rappresenta certamente un’idea intrigante, un momento che più si accarezza e più se ne capisce il tratto di originalità.
Sono i bambini a farsi promotori di questo desiderio, lo chiedono con insistenza sul presupposto di poter coccolare questo piccolo essere vivente mediante il quale ricevere amore e al quale poterlo dare.
Ogni anno secondo L’Associazione Italiana Animali (AIDAA) in occasione del Natale vengono donati circa 22 mila cuccioli, in particolare in Lombardia, Sicilia e Puglia; peccato che molti di questi finiscano per essere abbandonati una volta conclusi i primi momenti di idillio. Infatti l’animale rischia di essere abbandonato non appena la famiglia si rende conto che non si tratta di un peluche e che la sua gestione diventa difficile.
Ecco perché regalarlo a chi non se lo aspetta o comunque a chi non sa a cosa va incontro non sempre rappresenta la scelta migliore. Un cane non è un oggetto, ma una creatura vivente con esigenze e necessità, il cui ingresso in famiglia cambia gli equilibri e modifica inevitabilmente gli stili di vita per almeno 15 anni, questa è in media l’aspettativa di vita di un cane.
Una volta deciso di regalare un cucciolo è bene rivolgersi per l’acquisto a negozi specializzati o ad allevamenti qualificati. Sia il negozio che l’allevamento devono fornire la corretta documentazione e il certificato sanitario con indicato il numero di microchip e le eventuali vaccinazioni effettuate. Diffidate sempre degli acquisti sul web, tanti propongono animali provenienti dall’ estero, molti di questi vengono poi trasportati in condizioni pessime, sono deboli e incorrono in maggiori rischi per la loro salute.
Deciso l’acquisto è importante sapere che non tutti i cani sono uguali, la razza è un fattore determinante, aspetto necessario è sapere se il cane dovrà vivere in appartamento o avrà a disposizione un giardino. Fondamentale è sapere se il cane verrà regalato ad una persona anziana oppure ad un bambino.
Un cucciolo meraviglioso per quanto sia è più impegnativo di un cane adulto. Nei primi mesi di vita i cuccioli sporcano dappertutto, mordicchiano tutto con i loro denti affilati, nascondono oggetti, etc. I cani adulti sono una certezza, hanno il carattere già formato e quindi si capisce subito quali sono le loro specifiche caratteristiche. Infine è giusto ricordare, prima di acquistare un cagnolino, di fare un giro in qualche canile e adottarne uno. Liberare una sola creatura dalla gabbia è il più bel gesto d’amore e il più bel regalo da fare, a Loro e a Noi.

 

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L’amore incondizionato che solo loro sanno dare

 

Bianca PetArticolo di Maria Concetta Monticello e Foto di Samuel Tasca

Molto spesso gli animali vengono regalati ad un figlio, ad un nipotino e rappresentano il regalo che porta gioia ed allegria in famiglia, tante volte però quest’azione è fatta con sufficienza e con poca attenzione. Prima di regalare un animale sarebbe meglio rifletterci al meglio, possibilmente con responsabilità e buon senso e porre l’accento sulle conseguenze del proprio gesto e delle proprie scelte. Troppo spesso gli animali vengono considerati alla stregua di giocattoli, utili fin quando sono divertenti, quando invece gli stessi diventano un impegno sono repentinamente considerati da gettare. In Italia, ogni anno, con l’arrivo della bella stagione vengono abbandonati migliaia e migliaia di animali, molti dei quali finiranno per morire causando incidenti stradali e terminando la loro esistenza per strada, tra atroci sofferenze, stremati dalla fame e dalla sete. Abbandonare gli animali è un reato penale, ma sopratutto morale, segno di profonda inciviltà e cattiveria umana. Paradossale è inoltre che nel nostro paese le conseguenze giuridiche per chi ammazza o violenta una donna sono spesso e volentieri inadeguate, figuriamoci la sorte di coloro i quali fanno del male ad un cane, per loro i risvolti penali sono nella pratica inesistenti. Eppure gli animali sanno amare in maniera incondizionata, a loro non importa se sei bello, grasso, ricco, povero, giovane o vecchio, hanno per te dedizione e rispetto. Loro non ti giudicano, ogni volta che entri in casa ti salutano come se non ti vedessero da chissà quanto tempo. Danno senza chiedere nulla, sono felici di essere al mondo e profondamente grati di chi si prende cura di loro. Quando stai male loro se ne accorgono e allora si prendono cura della tua persona senza mai distrarsi, fino all’ultimo minuto della loro vita. Noi umani dovremmo imparare l’amore da loro, in maniera semplice: imitarli.