Rosario Vitale, un seminarista iudicense a Roma
Articolo di Irene Novello Foto di Rosario Vitale
Ho conosciuto Rosario Vitale grazie a circostanze familiari, dove sicuramente Dio ha messo il suo zampino! Rosario, persona splendida, fiore all’occhiello del genere umano, carica di bontà d’animo e determinazione, una persona che ti arricchisce sicuramente l’anima!
Rosario è originario di Castel di Iudica, ma attualmente vive a Roma in quanto è seminarista presso la Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù e studia alla Pontificia Università Lateranense per conseguire la licenza in Diritto canonico. Si è anche baccalaureato in Teologia a Catania e ha conseguito il diploma di postulatore delle cause dei santi, per istruirne le canonizzazioni.
Legato alla persona di Papa Ratzinger fin da quando era cardinale, la sua bravura e determinazione l’hanno portato a scrivere il libro “Benedetto XVI – Il primo Papa emerito della storia” e a presentarlo il 24 giugno a Roma, presso la Sala Conferenze di Palazzo Theodoli – Bianchelli della Camera dei Deputati. È un libro dal carattere storico e canonistico che tratta la rinuncia al ministero petrino di Papa Benedetto XVI e che presenta una disamina dei Pontefici che nel corso dei secoli hanno rinunciato alla carica massima della Chiesa. Inoltre il libro tratta dello status e del titolo da attribuire al Papa che rinuncia al ministero petrino, su questo punto come tiene a precisare Rosario, ancora oggi sussiste una lacuna normativa, che lo stesso Papa Francesco ha fatto presente la necessità di colmare.
L’ opera è stata anche arricchita con un dipinto realizzato da Mauro Pallotta, in arte Maupal, il famoso street artist romano che ha realizzato un quadro che ritrae il Papa emerito mentre suona il pianoforte.
Rosario, hai anche avuto il privilegio di incontrare il Papa emerito Ratzinger, cosa vi siete detti?
«Ci siamo incontrati presso i Giardini Vaticani, abbiamo parlato della Sicilia ma anche della vocazione. Di recente ho anche dato al segretario del Papa emerito una copia del mio libro per lui e so anche che è stato molto apprezzato. Ultimamente ho incontrato anche Papa Francesco consegnandogli la copia del mio libro, lui è stato molto felice di riceverlo e ha detto che questo è un argomento molto interessante che deve essere approfondito nel modo giusto».
Chi è il tuo mentore?
«La personalità che mi appassiona di più è Giorgio La Pira perché ha saputo unire la sua voglia di fare del bene e lo ha fatto nella politica come nella società, con carità e umiltà». Qual è il tuo rapporto con Gesù? «Il mio rapporto con Gesù si basa su un suggerimento che mi ha dato il Papa emerito che ha detto: con Gesù bisogna avere un rapporto di amicizia; se avrai un rapporto di amicizia con lui, non potrai mai venire meno a questo legame. Perché l’amico dà tutto e non si aspetta niente, altrimenti diventa una fiamma che man mano si spegne».
Che emozione ti suscita vivere a Roma?
«Mi suscita innanzitutto incredulità, perché da un paesino come Castel di Iudica andare a vivere in una metropoli, ti cambia la vita. Vivere a Roma non ti stufa mai, si scoprono sempre cose nuove, è sempre un’emozione».
Come vedi la tua vita futura?
«A me piace molto studiare e scrivere, spero di perfezionare i miei studi dal punto di vista giuridico e canonistico. Io mi vedo al servizio della Chiesa, quindi quello che Dio vorrà per me lo porterò a termine».
Il libro verrà presentato in altri convegni in giro per l’Italia, tra cui una tappa a Macerata, Torino e Milano e a gennaio Rosario terrà una conferenza presso l’Università della Repubblica Domenicana dove andrà a fare un anno di missione nelle parrocchie e lavorerà insieme ad altri missionari negli ospedali e negli oratori del posto.