Il pranzo di Pasqua con lo chef tra tradizione e innovazione

di Angelo Barone  Foto di Samuel Tasca

Ci siamo! Con la primavera si avvicina la Pasqua e insieme rappresentano una rinascita fisica ed emozionale oltre che a livello simbolico e spirituale.

La natura si risveglia dal torpore invernale, i germogli fioriscono, i colori della campagna con il cielo azzurro danno vita a paesaggi unici che solo i grandi artisti della fotografia e della pittura sanno fissare, i profumi dell’orto e delle erbe aromatiche si diffondono nell’aria e stimolano ricordi di sapori e odori di pranzi che solo le nostre mamme hanno saputo fissare nella nostra mente. Oggi tanti chef sono impegnati a valorizzare la cucina tradizionale del nostro territorio.

Noi di Bianca Magazine per rivivere le emozioni della convivialità del pranzo di Pasqua di una volta e cercare di trasmetterle ai nostri lettori ci siamo rivolti allo Chef Tommaso Nobile che gentilmente insieme alla sua famiglia hanno imbandito una tavola tradizionale.

Per la Pasqua la ricotta e l’agnello sono protagonisti della nostra tradizione culinaria e Tommaso ci ha preparato una teglia di pasta al forno ricca di ragù con carne di vitello e suino, piselli e coperta da un strato di ricotta; a seguire le costolette di agnello a scottadito con una  aromatizzazione con miele di zagara prima di una leggera doratura in forno, servito sopra una vellutata di piselli e accompagnato da fave novelle; mentre la coscia di agnello al forno con gli aromi del finocchietto selvatico era accompagnata dalle patate. Di rito le cassatelle di ricotta.

Vi possiamo assicurare che lo Chef è riuscito a farci ritornare indietro nel tempo nel gustare e sentire i sapori e i profumi di una volta da lui rivisitati.

Tommaso Nobile da giovane parte per l’Irlanda per migliorare l’uso della lingua inglese, e come tanti trova lavoro nella ristorazione dove incontra Loris, uno chef trentino, che lo introduce e lo appassiona alla cucina. Come tutti i giovani che vivono, purtroppo, lontano da casa i ricordi sono legati agli odori e ai profumi della propria terra. A Tommaso ritornano in mente quelli dell’orto del nonno e decide di tornare. Torna a Catania e diventa contitolare di Antica Marina, affermato ristorante nei pressi della famosa “Piscaria”, specializzandosi nella conoscenza e cucina del pesce. Successivamente affronta una nuova scommessa in un altro luogo prestigioso della ristorazione catanese aprendo la Fiaschetteria Biscari, nelle cantine dello storico Palazzo Biscari, dove propone la cucina tradizionale siciliana accompagnata da grandi vini. E come tutte le storie di passione per la cucina si torna alle origini, a Grammichele, per creare emozioni gastronomiche con una bella vista sulla famosa piazza esagonale.

A questo pranzo, insieme allo Chef abbiamo deciso di introdurre delle novità rispetto alle nostre tradizioni: lo zafferano, prodotto a Grammichele da Danilo Guccione e Michele Amato, e le uova di pasqua realizzate dalla giovane Francesca Tornello per verificarne la bontà e la qualità. Lo zafferano, prodotto di grande qualità della cucina internazionale, Tommaso lo ha abbinato con un prodotto della tradizione locale, la salsiccia di Grammichele, in un risotto unico e indimenticabile per profumi, sapore e freschezza. Assieme a Francesca abbiamo avuto il piacere di gustare le sue uova di Pasqua, uno di cioccolata bianca ricoperta di mandorle e pistacchi, uno tradizionale di cioccolato fondente e uno artistico. L’assaggio è stato una goduria che consigliamo a tutti visto che il cioccolato oltre ad essere buono viene riconosciuto come prodotto afrodisiaco e antidepressivo. Si è creata una bella atmosfera, un buon pranzo serve a rendere piacevole la convivialità, noi insieme allo Chef ci siamo riusciti e lo stesso successo vogliamo augurarlo a tutti i nostri lettori. Buona Pasqua a tutti voi.

 

Risotto di piaciri o piaciri di risotto

Per 4 persone

 

300 g. riso carnaroli,

200 g. salsiccia di grammi chele,

0,3 g. di stimmi di zafferano,

lt.1 brodo vegetale,

una cipolla,

un cucchiaio di olio di oliva extravergine,

sale e pepe q.b.,

un bicchiere di vino bianco,

formaggio ragusano grattugiato.


Preparare il soffritto con olio e cipolla dove tostare il riso e la salsiccia, mettere in infusione in acqua calda gli stimmi di zafferano. Durante la cottura aggiungere, sale, pepe, brodo vegetale e cinque minuti prima di ultimare la cottura aggiungere l’infuso di zafferano. A cottura ultimata fare riposare due minuti il riso, sfumate con il vino bianco e spolverate su un po’ di formaggio ragusano Dop.

Servite con una foglia di menta fresca.

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