Palermo: Capitale della Cultura 2018

 

 

di Angelo Barone,  foto di Elisabetta Turchetti

“Palermo città dell’accoglienza ha deciso con la Carta di Palermo 2015 di fare del riconoscimento della mobilità umana e culturale, la memoria del passato, l’impegno del presente e il progetto del futuro. Questa dimensione ha contribuito all’ottenimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2018 perché immagine viva di armonia tra diversità monumentali, artistiche e umane”. Con questa dichiarazione il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando spiega il filo conduttore che anima tutti i riconoscimenti che la città ha ottenuto.

Due scelte del 2015 sono importanti per i riconoscimenti successivi di Palermo Capitale Italiana dei Giovani 2017 e Capitale della Cultura 2018.

La prima scelta conferma la vocazione multiculturale della città di Palermo volta al dialogo e al confronto e viene fatta da tutti i partecipanti al convegno “Io sono persona, dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto”, che si svolge ai Cantieri Culturali alla Zisa dal 13 al 15 marzo.  Si individuano soluzioni alle emergenze del processo migratorio con al centro il riconoscimento del migrante come persona umana e della mobilità come diritto che saranno sanciti dalla Giunta comunale con l’approvazione della Carta di Palermo 2015 sulla mobilità umana internazionale.

La seconda scelta viene fatta, il 3 luglio del 2015 a Bonn, dal Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco che dichiara l’itinerario Arabo Normanno “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Lo stile Arabo-Normanno è unico nel suo genere ed esclusivo di Palermo, Cefalù e Monreale, si caratterizza per l’unione di due mondi opposti: quello arabo-musulmano e quello normanno-cattolico.

Oggi Palermo è Capitale Italiana dei Giovani 2017 con un progetto di innovazione tecnologica e vivibilità dove la multiculturalità, diritti della persona e la partecipazione sono gli elementi centrali e la creatività delle nuove generazioni lo strumento per realizzarle.

Nel 2018 Palermo sarà la Capitale Italiana della Cultura, attrattori principali e motori di sviluppo culturale sociale ed economico saranno la realizzazione di Manifesta 12 e la valorizzazione dell’itinerario Arabo-Normanno riconosciuto nella World Heritage List dell’Unesco.

Manifesta è la terza più importante Biennale europea che stimola pensiero critico, ricerca scientifica, sperimentazione artistica e favorisce il dialogo tra attori internazionali e locali sulle questioni dell’arte e della società contemporanea europea.

La dodicesima edizione di Manifesta si svolgerà a Palermo nel 2018, è già stato individuato in OMA, uno studio internazionale che opera oltre le tradizionali frontiere architettoniche e urbanistiche, il Creative Mediator che deve collaborare con la comunità locale a livello interdisciplinare in modo da creare relazioni con le strutture architettoniche, urbanistiche, economiche e socioculturali e tracciare una connessione tra la città e una più ampia dimensione Mediterranea e Europea. Il progetto di valorizzazione dell’itinerario arabo normanno prevede un coinvolgimento di tutta l’area metropolitana con tutte le sue produzioni artigianali e agroalimentari.

Palermo, la città dove convive il culto di Santa Rosalia con quello del Santo Nero Benedetto il Moro, con la Consulta delle Culture si conferma luogo ideale di dialogo tra l’Europa e il mondo Arabo. Qui la cultura è strumento di confronto e di conoscenza dell’altro, aiuta al superamento delle differenze e favorisce la convivenza pacifica e il rispetto per tutte le religioni e tutti i popoli che vi hanno abitato con la fusione di costumi e di espressioni artistiche diverse.

La scelta di promuovere lo sviluppo sociale ed economico attraverso la cultura, l’arte, l’integrazione e la valorizzazione delle proprie tradizioni e produzioni si sta dimostrando proficua per la città di Palermo.


Può esserlo per tutta la Sicilia? Cosa fare per mettere in relazione tutta la Sicilia o quanti lo desiderano in vista dell’appuntamento del 2018 con Palermo Capitale Italiana della Cultura?

Dal prossimo numero Bianca Magazine mette a disposizione questo spazio per alimentare confronto e proposte su queste nostre domande.

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