Il Carnevale di Misterbianco coi suoi “Costumi più belli di Sicilia”
di Alessia Giaquinta foto di Francesco Sammarco
“Doppu li tri re, tutti olè”: di cosa sto parlando?
Vi do un indizio: i tre re sono i magi e olè invece è un’ espressione di divertimento. Avete capito, adesso?
Questo antico proverbio siciliano si riferisce al Carnevale, proprio così. Anticamente, infatti, il periodo più allegro dell’anno durava un mese: dal giorno successivo all’Epifania (l’arrivo dei tre re) sino all’inizio della Quaresima.
Nel 1693 però, a seguito del terremoto che si verificò l’11 gennaio – proprio nel periodo dei festeggiamenti del Carnevale – e che distrusse numerose città della Sicilia, se ne sospese la celebrazione e, negli anni a seguire, si ridusse il Carnevale a pochi giorni.
Questa festa, antica di oltre 4000 anni, è stata sempre caratterizzata da riti mascherati, divertimenti, trasgressioni, ma anche manifestazioni di arte ed eleganza.
Ed in Sicilia, per questi ultimi aspetti, si distingue il Carnevale di Misterbianco, noto per i costumi di pregevole fattura che vengono realizzati per l’occasione. Si tratta di vere e proprie opere d’arte che richiedono mesi e mesi di studio e lavoro, oltre all’utilizzo di materiali pregiati ed esclusivi.
È proprio a Misterbianco, infatti, che si trovano i “Costumi più belli di Sicilia”, unici nel loro genere, frutto di estro, fantasia e minuziosa ricerca. Non si tratta di soli tessuti e merletti ben cuciti tra loro, ma di vere e proprie storie, racconti, giochi di colori, accostamenti provocatori, temi di rilievo sociale che emergono dalle stoffe. Dei capolavori, insomma! Questi costumi, notevoli per bellezza e dimensione, arrivano a pesare anche oltre 40 kg e per tale ragione, spesso, si rende necessario l’utilizzo di impalcature dotate di ruote per alleggerirne il peso.
Finito il Carnevale è possibile ammirare questi meravigliosi abiti presso il “Museo dei Costumi più belli di Sicilia” che ha sede nell’antico opificio “Stabilimento Monaco” di Misterbianco. Inoltre, in occasione di diversi eventi, alcuni di questi costumi sono approdati oltreoceano, ad Hong Kong, in Costa Azzurra, Arabia Saudita e Tunisia.
Vederli sfilare, in occasione del Carnevale, è sicuramente motivo di stupore e meraviglia. Sono tantissimi i visitatori che accorrono, ogni anno, a Misterbianco per assistere al Carnevale che, grazie ai suoi Costumi più belli di Sicilia, dal 2007 è inscritto nel “Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia” ed è annoverato tra i “Carnevali storici d’Italia”.
Purtroppo, a causa dell’emergenza pandemica, neanche quest’anno si terrà il Carnevale di Misterbianco.
«Per via dell’emergenza sanitaria in corso, la decisione più saggia è quella di rinviare la manifestazione del Carnevale 2022 – dichiara l’assessore ai Grandi Eventi e Spettacoli, Daniela Nicotra –. Stiamo, però, già pensando e programmando un Carnevale primaverile. Un importante ringraziamento va alle cinque associazioni del Carnevale di Misterbianco: la Burla, New Ange, la Follia, The Carnival Mask e Turi Campanazza per il grande senso di responsabilità che stanno dimostrando».
Incrociamo le dita, allora.
E riscriviamo l’antico proverbio, cambiandone i primi termini: “Quannu un pocu di tregua c’è, tutti olè”. Abbiamo bisogno di tornare a festeggiare con “allegre mascherine”, celebrare i nostri riti e tradizioni, riappropriarci di una normalità che, forse solo adesso, riusciamo a riconoscere meravigliosa.