Giusi Battaglia, una donna in carriera che incanta ai fornelli
Articolo di Patrizia Rubino
È entrata nel mondo del food entertainement in punta di piedi con un programma dedicato alla cucina tradizionale palermitana e con il suo fare garbato ed un sorriso luminoso e sincero ha subito conquistato tutti. Ma Giusi Battaglia, la protagonista di “Giusina in Cucina”, in onda su Food Network, non è chef, né una food blogger. Palermitana, 44 anni, è una giornalista professionista, sposata, con due bimbi gemelli di 5 anni, da oltre 15 anni vive e lavora a Milano ed è qui che con tanto sacrificio e determinazione è riuscita ad avviare un’agenzia di comunicazione, oggi considerata un punto di riferimento per la promozione di film, programmi tv, spettacoli teatrali e musicali; Ficarra e Picone, Benedetta Parodi, Alessandro Siani, Antonino Cannavacciulo sono soltanto alcuni dei personaggi seguiti dalla sua agenzia.
La tua professione ti ha portata a stare sempre dietro le quinte, ma da qualche mese sei tu al centro della scena. Come stai vivendo questo momento?
«Lo considero un vero e proprio dono. Sono commossa e stupita dal calore e dall’affetto delle persone, che esprimono apprezzamento per la trasmissione e mi riempiono di complimenti. E pensare che tutto è nato per caso e tra l’altro in un momento piuttosto difficile, la primavera scorsa. A seguito del lockdown il mio lavoro aveva un’improvvisa battuta d’arresto; avevo la promozione di tre film in uscita e di un grande tour teatrale. Come tutti mi sono dovuta fermare e mi sono dedicata ancor di più alla mia grande passione: la cucina. Ho sempre amato ricevere amici e stare ai fornelli a preparare soprattutto i piatti della mia terra, dei quali pubblico spesso le foto su Instagram. Il direttore di Real Time e Food Network, Gesualdo Vercio, ha notato queste foto e mi ha chiesto di realizzare una trasmissione di ricette sulla cucina tradizionale palermitana. Seppur perplessa ho accettato la proposta. Inizialmente mi sono organizzata con mio marito: abbiamo realizzato i primi video con i nostri cellulari, il set era la mia cucina, continua ad esserlo ma adesso per le riprese ci sono dei professionisti. Visto il gradimento, per me assolutamente inaspettato, abbiamo registrato altre puntate, che saranno presto in onda».
Come nasce la tua passione per la cucina, c’è qualcuno che ti ha ispirato?
«Mia madre è la mia maestra. Da bambina la osservavo sino a sera tardi preparare minuziosamente le verdure e tutto quanto necessario per il pranzo dell’indomani. Pur essendo una donna molto impegnata non ci ha mai fatto mancare il calore di un piatto preparato con le sue mani. Io assorbivo tutto, e già a 8 anni mi cimentavo nella preparazione di ricette dapprima molto semplici ovviamente. Tutto quello che ho imparato lo devo a lei che mi ha sempre permesso di sperimentare e di pasticciare. Di questa mia avventura televisiva è la mia più grande sostenitrice, ma ci capita ancora oggi di discutere riguardo all’esecuzione di una ricetta. Ovviamente lei vuole sempre l’ultima parola».
Il cibo ha un potere fortemente evocativo, qual è il piatto che ti ricorda il Natale?
«Per la nostra famiglia ci sono due piatti che non possono mancare a Natale: le cotolette alla marescialla, una ricetta che mia madre ebbe da una vicina. Carne di vitello impanata con prosciutto, provola e patate. Una meraviglia assoluta per il palato, la croccantezza della carne panata si fonde benissimo con la morbidezza del formaggio e della patata. L’altro piatto è un classico per eccellenza della cucina palermitana: gli anelletti al forno. Ovunque io festeggi il Natale, che sia a Palermo, o a casa mia a Milano dove ogni anno i miei familiari mi raggiungono per trascorrere insieme questa festività, non possono mancare queste pietanze e ovviamente come da nostra tradizione moltissime altre gustose preparazioni. Quest’anno probabilmente avremo un Natale diverso, stiamo attraversando un momento difficile, però se penso al fatto che i miei bambini e tutti miei cari stanno bene, non posso che considerarmi una donna felice».