Che fortuna vivere in sicilia!
di Irene Novello
“Non invidio a Dio il Paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia”, così Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, definì la nostra isola.
Spesso noi siciliani non ci rendiamo conto che viviamo nell’isola più grande del mar Mediterraneo, culla di antichissime civiltà, terra di antichi miti e leggende che hanno reso più intrigante la sua storia. Palcoscenico di tantissime espressioni artistiche, terra natìa d’innumerevoli artisti che si sono lasciati ispirare dalla sua bellezza e protagonista indiscutibile della Dieta Mediterranea.
Si narra che in un tempo molto antico tre ninfe bellissime vagavano in tutto il mondo raccogliendo tutto ciò che di buono incontrassero, quando arrivarono in una terra bellissima, decisero di fermarsi e di lanciare in mare tutto ciò che avevano raccolto in viaggio. Dal mare nacquero tre promontori Capo Peloro, Capo Passero e Capo Lilibeo e si venne a creare un’isola di forma triangolare: la nostra Sicilia! Il mito tutt’oggi si respira nell’aria siciliana! Le rive del lago di Pergusa sono il luogo in cui Ade, Signore degli Inferi, rapì Persefone mentre raccoglieva i fiori. L’Etna è il luogo in cui il dio Efesto costruì la sua fucina aiutato dai Ciclopi. Qui Omero ambientò l’episodio dell’ “Odissea” in cui Polifemo venne accecato da Ulisse e i suoi compagni e per la rabbia il ciclope scagliò in mare i suggestivi faraglioni di Aci Trezza, dove la bellezza del borgo ha ispirato Verga nel romanzo “I Malavoglia”. Presso l’isola di Ortigia, a Siracusa, in uno specchio d’acqua si amano la ninfa Aretusa e il giovane Alfeo.
Che dire della cucina siciliana e dei suoi prodotti tipici che arricchiscono ogni singolo piatto! La lista è lunghissima: lo sfincione e la cassata di Palermo, le busiate e il cannolo di Trapani, il vino di Marsala, le arance di Ribera, il melone cantalupo di Licata, il pane di grano duro del Dittaino, il piacentino ennese, le cassatelle di Agira, i carciofi di Niscemi, i fichi d’india di San Cono e Militello in Val di Catania, il pomodoro di Pachino, il pizzolo di Sortino, le scacce ragusane, l’olio dei monti Iblei, il cioccolato di Modica, i formaggi ragusani, le muffulette di Caltagirone, le cassatelle alla ricotta di Grammichele, i vini dell’Etna, il pistacchio di Bronte, la pasta alla Norma e l’arancino di Catania, il tartufo e il suino nero dei monti Nebrodi, la granita e “brioscia con il tuppo” di Messina e molti altri prodotti ancora che l’intero mondo ci invidia!
Che dire poi dei bellissimi posti tra mare e montagna dove poter trascorrere il tempo libero andando alla scoperta della nostra terra: l’Isola dei Conigli di Lampedusa, con la spiaggia più bella del mondo; le saline di Trapani e Paceco con le loro vasche, canali e antichi mulini sono uno dei luoghi più affascinanti dell’isola; la Scala dei Turchi, singolare scogliera dal colore bianco e dalle particolari forme, presente nei romanzi de “Il Commissario Montalbano” di Andrea Camilleri; l’Isola delle Correnti che incanta per la sua selvaggia bellezza, dove lo Ionio e il Mediterraneo s’incontrano regalandoci uno spettacolo marino unico; la valle dell’Anapo meraviglia archeo-naturalistica; le gole dell’Alcantara dalla natura spettacolare e infine l’Etna, il più grande vulcano attivo in Europa!
La Sicilia vanta ben sette siti Unesco e diversi borghi tra i più belli d’Italia. Che dire della possibilità di partecipare dal vivo agli spettacoli teatrali e musicali nell’antico Teatro Greco di Siracusa, nel Teatro Greco-Romano di Catania, nel Teatro Antico di Taormina e in quello di Segesta. Luoghi dove ancora si sente la presenza degli antichi dei. Che dire delle chiese, delle cattedrali dei palazzi della Palermo Arabo-Normanna, di Cefalù, di Monreale, del Barocco del Val di Noto. Sono tutte testimonianze di un antico e articolato passato che ha tessuto le trame di un intenso presente, di un’isola che ha tutto e che si presenta come l’Italia al superlativo! Riscopriamo la nostra terra.