I Bellamorèa e l’attaccamento alle loro radici
di Omar Gelsomino Foto di Elio Pedi
I fratelli Emanuele e Francesco Bunetto formano il duo di musica pop world Bellamorèa. Francesco, giornalista, ed Emanuele, musicista compositore, compongono dei brani raccontando storie in musica, affrontando tematiche legate al sociale, all’attualità e alla legalità. Non sono mancate le partecipazioni a tramissioni televisive e radiofoniche nazionali e internazionali. L’omaggio alle vittime innocenti della mafia con il brano Nun c’è chi diri nel 2021 gli è valso una lettera di elogio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’impegno morale, civile e professionale. Hanno lavorato insieme con artisti di fama nazionale ed internazionale come Phil Palmer, Nino Frassica, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Giovanni Cacioppo, Paride Benassai, Lucia Sardo, Domenico Centamore, Carlo Muratori, Lello Analfino, Roberto Lipari, Roberto Benigno, Faisal Taher, Daria Biancardi, Francesco Castiglione, Alì Babà, Dinastia, ecc.
Così Emanuele e Francesco Bunetto iniziano a raccontarsi mentre lavorano al loro nuovo brano. «Abbiamo scelto questo nome, Bellamorèa, per omaggiare il nostro paese di origine, San Michele di Ganzaria (CT), colonizzato anche da greco-albanesi. Bellamorèa è la traduzione italiana di “Bukura More”, un canto nostalgico Arbëresh che racconta il dolore e il ricordo della patria persa per sempre; Morea è il luogo da cui venivano la maggior parte degli Arbëresh che oggi si trovano in Italia Meridionale».
Una passione in comune per la musica nata presto. «La musica, oltre che una passione, ha sempre rappresentato per noi una missione di vita: la compagna perfetta e ideale che ritrovi al tuo fianco in ogni momento! In conservatorio abbiamo studiato pianoforte, chitarra classica e canto lirico. Fin da piccoli abbiamo suonato e cantato in vari festival nazionali, toccando vari generi musicali (dal Rock anni 70 dei Pink Floyd al Blues di Eric Clapton, dal Country dei Dire Straits al Pop dei Lunapop). Crediamo che la versatilità musicale e la peculiare sonorità abbiano influito sulla formazione acquisita negli anni e le infinite possibilità creative generate dal dialogo tra la chitarra acustica e le voci».
Dalla fusione di diversi generali musicali sono approdati alla World Music. «Man mano andava sempre di più affermandosi in noi una nuova identità musicale, dettata dalla necessità di studiare e approfondire lo studio della cultura e della tradizione popolare della nostra terra e del Mediterraneo: la World Music. Questa necessità deriva dell’attaccamento alle proprie radici e, attraverso studi e ricerche etnomusicologiche, abbiamo deciso che il mondo della popular music è quello che ci rappresenta di più! Contaminazioni World e attualità si fondono, dando origine a canzoni dai suoni della tradizione di musica popolare del Mediterraneo, con influenze Pop, con testi in italiano, ma anche in vari dialetti del Sud Italia e Arbëresh (greco albanese). Il repertorio attinge alla cultura tradizionale ed etnica del Sud Italia e dell’Europa, canzoni e racconti tradizionali ed originali».
I loro brani regalano forti emozioni e come spiegano i Bellamorèa nascono: «Dall’esuberanza per l’amore verso la nostra terra, ci proiettiamo e cerchiamo di arrivare a toccare i punti più alti del proprio personale nelle forme emozionali rivelate dall’esistenza e riversati in versi cantati su suoni pop-mediterranei, già bagaglio atavico di chi nasce in un’isola come la Sicilia. Il progetto Med World, nato nel 2019, mira alla sua valorizzazione e alla salvaguardia a con lo scopo di rappresentarla in tutto il mondo attraverso concerti mirati agli italiani residenti all’estero. Abbiamo realizzato concerti in Italia e in America, Giappone, Belgio, Germania, Inghilterra, Malta e, pandemia da Covid permettendo, ripartiremo da Australia, Argentina, Russia e Emirati Arabi».
Nel 2022 è prevista l’uscita del disco “Canta Storie”, con la collaborazione di altri artisti internazionale, che i Bellamorèa porteranno in giro per i teatri di tutto il mondo.