Alessandra Tripoli, la passione per il ballo, tra sacrifici e successi internazionali
Articolo di Omar Gelsomino Foto di Luca Urso
Bellissima, bravissima e passionale. L’abbiamo vista esibirsi nella pista di “Ballando con le stelle”, insegnando i passi di ballo ai vip e trasformandoli in veri talenti e ballerini con performance mozzafiato. Alessandra Tripoli, nata a Misilmeri in provincia di Palermo, campionessa internazionale ci racconta i suoi esordi, i suoi successi e i suoi desideri. «Sono una donna determinata, ho sempre creduto che la perseveranza e il duro lavoro alla fine ripaghino. Nella mia vita ho preso decisioni sempre di cuore più che di testa, ecco perché a 23 anni ho lasciato l’Università per dedicarmi solo al ballo. La mia vita è sempre stata una sfida contro me stessa, per provare che potevo farcela senza l’aiuto di nessuno».
Questa sua determinazione l’ha messa in pratica sin da subito, proprio quando è nata la passione per il ballo. «Mia madre non ricorda un momento della mia vita dove non mi vedeva ballare, mi racconta che ballavo davanti alla tv, durante qualsiasi colonna sonora, pubblicità e musica che passava in tv o in radio. Stanca di vedermi copiare tutti i balletti a “Non è la Rai” di Ambra Angiolini, mia madre a sei anni mi portò a scuola di ballo, l’anno dopo continuai con la danza latino americana e dopo 26 anni sono ancora qui».
Inseguire un sogno comporta sacrifici e solo chi è determinato riesce a realizzarli. «Intraprendere la strada del ballo ad alti livelli, non avendo una grandissima possibilità economica, significa fare dei sacrifici che la mia famiglia ha condiviso con me per tanti anni, fino a quando non ho saputo camminare con le mie gambe. Ricordo le dormite in macchina perché non potevamo permetterci la stanza in hotel, gli allenamenti infiniti, studiare negli intervalli e di notte, dovevamo risparmiare per pagarci le lezioni. Quando fai uno sport a livello agonistico, ti privi anche dell’adolescenza. Non posso dire di avere avuto un’adolescenza convenzionale ma bella, non rimpiango nulla perché ho bei ricordi di quei sacrifici sempre accompagnati da vittorie e quando c’erano le sconfitte arrivavano gli insegnamenti. Il successo che mi è rimasto più nel cuore è stato quello di “UK Championship”, una gara con più di 300 coppie provenienti da tutto il mondo, in cui ho ballato con una contusione all’alluce vincendo questa competizione e poi “Blackpoll Dance Festival”, nella categoria “Professional Rising Stars Latin”. Due vittorie volute e sacrificate, sono arrivate con più maturità». Nel 2018 ha vinto anche “Ballando con le stelle” in coppia con Cesare Bocci, in un’edizione memorabile. «Vincere Ballando con le stelle con il mio migliore amico è stata la cosa più bella che mi sia mai successa in quel programma. Cesare Bocci mi faceva sentire protetta, c’era empatia, tanto che si è creato un bellissimo rapporto, rimasto ancora oggi, così come con gli altri partner di ballo (Enzo Miccio, Salvo Sottile, Simone Montedoro). In quell’edizione la gente ci ha amato tanto ed è un ricordo meraviglioso che porterò con me per tutta la vita».
Da anni Alessandra Tripoli insieme al marito Luca Urso vive a Hong Kong, dove insegnano ballo ai tanti studenti. «Nel 2012 la proprietaria di uno studio di ballo ci ha proposto di lavorare lì, all’inizio abbiamo rifiutato perché era dall’altra parte del mondo, ma dopo un mese ci siamo trasferiti. Quella decisione ci ha cambiato la vita perché a Hong Kong non solo c’è l’opportunità di lavorare tanto, ma è una meta fissa per gli insegnanti di tutto il mondo, quindi li avevamo a un passo da casa. È stata una decisione sofferta, un’altra cultura che abbiamo abbracciato volentieri e oggi è una seconda casa. A Hong Kong non c’è mai stato un vero lockdown, il governo ha consigliato agli abitanti di rimanere in casa, indossare la mascherina, non prendere i mezzi pubblici, uscire solo per andare a lavorare. Hanno saputo gestire bene il virus, adesso la situazione si sta normalizzando e speriamo che presto si apra senza limiti. Trascorrere la quarantena con la persona che si ama, è la cosa più bella che possa esserci: abbiamo ballato nel nostro salotto, da brava siciliana ho cucinato, abbiamo visto film e letto libri. Speriamo che la normalità torni il più presto possibile anche per l’Italia». Ma se il lavoro è dall’altra parte del mondo il cuore e gli affetti sono sempre in Sicilia, e non poter tornare a causa del Coronavirus è ancora più pesante. «Per noi che siamo legati alle tradizioni, e che rivediamo le nostre famiglie in estate e a Natale, il pensiero di non riuscire a tornare quest’anno in Sicilia mi fa stare male. Significherebbe avere dei problemi con i voli e con tutto ciò che ne consegue. Pensare che quest’anno non sentirò il profumo del mio mare, dei nostri piatti, che non rivedrò la mia famiglia è dura, perché il cuore è sempre in Sicilia. La Sicilia manca tanto, così come mancano gli affetti, ma cosa non si fa per realizzare i propri sogni? Se si vogliono raggiungere si fanno questi sacrifici e stare lontani da casa è il prezzo da pagare per noi». Di recente l’abbiamo vista nel famoso programma di Jennifer Lopez, cui partecipano i più bravi ballerini del mondo. «A “World of Dance” entrano i ballerini più bravi al mondo di tutti gli stili e farne parte è un privilegio e ti infonde tanta autostima. Vedere di persona Jennifer Lopez, Derek Hough e NE-YO è stato un tuffo nel passato e sentirsi dire certe parole ci ha riempito il cuore».
Prima di ritornare ai suoi impegni ci svela che nei suoi progetti futuri c’ è ancora “Ballando con le stelle”. «Se non dovesse andare in porto questa edizione spero di far parte del cast l’anno prossimo. Adoro il mio lavoro, fino a quando le mie gambe me lo permetteranno farò la ballerina e la coreografa. Un altro sogno nel cassetto è diventare mamma, dopo una vita insieme, sarebbe il completamento del nostro amore, e poi insegnargli a ballare e condividere con lui questa nostra passione». Senza mai arrendersi Alessandra Tripoli ha fatto della determinazione le basi del suo successo coltivando la passione per il ballo.