24° Premio Ragusani nel mondo
Articolo di Alessia Giaquinta Foto di Samuel Tasca
Se dovessi esprimere in poesia quello che rappresenta il Premio Ragusani nel Mondo potrei direi: “ovunque un ragusano sia, mai scorderà la terra natia”.
Ecco il punto di partenza del Premio Ragusani nel Mondo, giunto ormai alla 24esima edizione, che è diventato sicuramente uno degli eventi di punta del sud-est siciliano che mira a riconoscere l’eccellenza della ragusaneità nel mondo. Questa edizione del Premio, magistralmente presentata dai giornalisti e conduttori Caterina Gurrieri e Salvo Falcone, ha visto numerosi premiati: a partire dai due fratelli pozzallesi Claude e Angelo Gulino, uno manager di Sistemi informatici e l’altro leader in Ingegneria e Tecnologia Globale, entrambi affermati negli Stati Uniti; al sindacalista modicano Enzo Savarino, al vertice di un’importante sigla sindacale tedesca.
E poi ancora: il giarratanese Bruno Cultrera, titolare a Melbourne di una fiorente azienda di commercio e distribuzione di prodotti alimentari; il mecenate della cultura iblea negli States, l’avvocato Giuseppe Rollo e poi, ancora, l’imprenditore Giancarlo Licitra che è il secondo produttore al mondo di farine di carrube.
A ricevere il premio c’è anche il giovane designer modicano Carmelo Giannone, poco più che trentenne, che ha lavorato al design esterno del primo suv del marchio Alfa Romeo, Stelvio.
In campo fotografico hanno ricevuto il premio, il pedalinese Toni Campo, fotografo di Vogue e il comisano Toni Gentile, fotogiornalista noto per aver immortalato i giudici Falcone e Borsellino. Figli di questa terra, insomma, che attraverso un riconoscimento pubblico possono sentire il calore di una Ragusa premurosa, accogliente, materna!
Ad allietare la serata, tenutasi in piazza Libertà sabato 4 Agosto, ci ha pensato l’abile imitatore e cabarettista Andrea Barone, unitamente a la Peppe Arezzo Orchestra e agli attori della Compagnia G.o.D.o.T. Applauditissimi Lorenzo Licitra e Nico Arezzo, entrambi eccellenze canore ragusane.
Una serata ricca di talenti esplicati nelle diverse forme artistiche e d’eccellenza professionale. L’abbigliamento della presentatrice e delle vallette è stato curato dal giovane Fabrizio Minardo, stilista ragusano che vanta qualificate esperienze nel campo della moda, tra queste la collaborazione nello staff di Dolce&Gabbana. A sfilare, anche un abito disegnato dalla stilista Marisa Fossato, indossato da Annalisa Basso, che sarà donato al Museo Americano dell’Emigrazione.
Un riconoscimento è stato assegnato anche a Turi Occhipinti e Gaetano Scollo, videomakers e realizzatori di cortometraggi e a Emanuele Cavarra, scrittore di romanzi e art director (tra l’altro ideatore del logo della 24esima edizione del Premio Ragusani nel Mondo) per essere stati selezionati al 68esimo Festival Internazionale dei Cortometraggi di Montecatini.
Madrina della serata, ospite d’onore, è stata Orietta Berti che ha chiuso l’importante evento con alcuni dei suoi intramontabili pezzi.
Il Premio è stato inoltre seguito in diretta streaming da più di 15mila webspettatori da tutto il mondo. Anche i social protagonisti di questa edizione: la bellissima modella e presentatrice Eleonora Incardona grazie alle sue dirette dietro le quinte ha creato “un modo per offrire, a chi ci ha seguito, delle chicche interessanti sui premiati”.
Cresce già l’attesa e i preparativi per il traguardo d’argento del Premio Ragusani nel Mondo che vedrà anche la presenza della prestigiosa Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, per la prima volta in Sicilia nella storia.
Il direttore dell’Associazione Ragusani nel Mondo, Sebastiano D’Angelo, aggiunge: “Sarà un’edizione che non mancherà di rinnovare nuove e vecchie emozioni, richiamando sul palco di Ragusani nel Mondo tutti i premiati delle precedenti edizioni. Un impegno organizzativo non comune che si spera di portare al termine grazie al coinvolgimento degli Enti locali e al mecenatismo di alcune primarie aziende del territorio”.
Nell’attesa del prossimo grande evento, l’Associazione Ragusani nel Mondo, insieme al Presidente Franco Antoci e al direttore Sebastiano D’Angelo ringraziano tutti coloro che hanno collaborato all’ottima riuscita del Premio.